realizzato

MVC store | Sportful – Castelli – Karpos

MVC store | Sportful – Castelli – Karpos

L’edificio raccoglie i tre marchi della società Manifattura Valcismon S.p.A. – Sportful, Castelli, Karpos – in un unico spazio commerciale di 1.500 metri quadrati di superficie coperta localizzato a pochi passi dalla sede storica del gruppo.

Il fabbricato si sviluppa su un’area di 8.700 mq ad un solo livello fuori terra con pianta a forma irregolare, dove al corpo di fabbrica principale si innesta un volume secondario. Il volume principale è articolato in sei falde irregolari con pendenze ed inclinazioni diverse che vogliono ricordare lo skyline delle vette prealpine circostanti mentre il volume secondario, di più modesto impatto, è concluso da una copertura piana.

Le tre funzioni che incorpora l’edificio (negozio, bar, spogliatoi per le attività sportive) sono collegate dall’interno e sono strettamente interconnesse allo scopo di garantire una completa fruibilità degli spazi da parte della clientela. Ne è garantita tuttavia la totale autonomia grazie alla possibilità di chiudere i collegamenti interni tra le stesse consentendo il corretto funzionamento delle singole attività.

L’edificio è composto da una struttura muraria portante in calcestruzzo armato e da una copertura in pannelli di legno x-lam sorretti da una orditura primaria e secondaria in legno lamellare; sul lato esterno un cappotto in lana di roccia garantisce la corretta coibentazione del fabbricato, migliorata da una parete ventilata realizzata con rivestimento in HPL di Trespa. La copertura, non ventilata nel rispetto delle specifiche condizioni climatiche del sito, è realizzata in lamiera a doppia aggraffatura di Alpewa, soluzione che peraltro favorisce la raccolta delle acque meteoriche e il loro convogliamento in condotte celate all’interno della muratura.

Grandi vetrate strutturali di Schuco, distribuite lungo il perimetro del fabbricato catturano quanta più luce naturale possibile consentendo di limitare l’illuminazione artificiale. In copertura un grande lucernario, dal forte carattere architettonico, porta luce zenitale al centro dello spazio.

Ai fini del rispetto della normativa sugli obblighi in materia di fonti rinnovabili e’ stata realizzata una pensilina fotovoltaica in legno lamellare posta lungo il confine sud che sviluppa una potenza di 36 kwp. Sono inoltre state previste n. 5 colonie per la ricariche delle autovetture elettriche e 2 colonnine per la ricarica delle e-bike. Particolare attenzione è stata posta al consumo energetico complessivo del fabbricato evitando l’utilizzo di combustibili fossili e preferendo impianti termici a bassa temperatura in pompa di calore.

Le aree verdi esterne, piantumate con essenze arboree autoctone e mielifere per la salvaguardia delle api completano il progetto di questo moderno edificio per il commercio.

interiors design curato da OFD – One Farm Design

attico in centro

attico in centro

L’attico è situato nel centro storico di Bassano del Grappa.

Partendo da due appartamenti affiancati, l’intervento di ristrutturazione ne ha previsto l’unione ricavando un unico grande alloggio per le esigenze della numerosa famiglia del committente con l’ obbiettivo di ricavare tre camere singole ed una matrimoniale con relativi bagni di servizio.

Vista la particolare altezza degli ambienti si è realizzato un soppalco, con struttura lignea su putrelle in ferro, fruibile attraverso una scala in ferro piegato che parte dalla zona living.

Aprendo una porzione di tetto, accessibile dal soppalco è stata realizzata una terrazza a tasca da cui si gode la vista sui tetti della città e a nord il profilo delle montagne.

Entrati in casa ci accoglie una bella panca in legno e la vista spazia tra zona giorno, pranzo e cucina in modo libero con la scala al centro funge da perno di snodo tra i vari ambienti. Nel soggiorno una camino a gas riscala l’ambiente nelle serate invernali e dona una piacevole sensazione di confort agli occupanti. 

Gli arredi, scelti con cura dalla proprietaria, sono stati pensati per ogni singolo ambiente con attenzione a colori e finiture in modo da risultare discreti ed adatti allo scopo.

Nel soggiorno, vista la presenza di Max, la mascotte della famiglia, è stato adottato un comodo e pratico gress porcellanato di grande formato che ha risolto egregiamente i problemi di gestione. La cura infine delle superfici opache verticali con finiture materiche al tatto e colori caldi hanno reso questo appartamento confortevole da vivere e piacevole alla vista.

casa di campagna

casa di campagna

“casa di campagna”

tra i Best Projects of 2021 di archilovers.com

Il nuovo edificio residenziale dal carattere spiccatamente moderno si inserisce nel paesaggio agricolo tra le colline poco distanti il centro storico di Bassano del Grappa, comune della pedemontana Veneta. L’edificio si compone di due volumi ad una falda e di una piscina che disposti ad “U” generano la corte privata sopraelevata dal piano di campagna da cui si gode la vista del paesaggio circostante. I due volumi sono separati tra loro da un elemento a copertura piana che ne conferisce unità formale e si sviluppano su due piani leggermente sfalsati, accogliendo nel volume nord la zona giorno e in quello ovest la zona notte. L’orientamento prevalente del fabbricato è rivolto ad sud-est aprendosi verso il paesaggio con la grande vetrata della zona giorno, che permette la continuità tra interno ed esterno rafforzando il legame dell’edifico con il giardino. I fronti nord ed ovest, dal carattere più introspettivo, presentano puntuali finestre di dimensioni ridotte poste a differenti altezze per permettere l’illuminazione naturale degli ambienti, pur garantendo la riservatezza dalla strada e proteggendo l’abitazione dai venti dominanti a nord e dal surriscaldamento estivo ad ovest.

© TOMMYILAI
© TOMMYILAI

Particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti costruttivi e formali. Le pareti portanti sono costituite da un telaio di legno massiccio con sistema “joist” riempito di fibra di cellulosa e contro-ventato con pannelli in gesso-fibra. La facciata esterna utilizza il sistema di parete ventilata in legno di larice massello che garantisce un notevole risparmio energetico, miglioramento acustico e protezione dagli agenti atmosferici. Il riscaldamento ed il raffrescamento dell’abitazione sono ottenuti in pompa di calore aria-aria che sfrutta la geotermia orizzontale abbassandone notevolmente i costi di gestione, in abbinamento ad un impianto fotovoltaico e solare termico. Particolare attenzione è stata rivolta alla grande vetrata a sud realizzata con un profilo in alluminio molto sottile e con vetri a basso-emissivo. L’apporto solare della vetrata in inverno garantisce il comfort della zona giorno, mentre in estate un sistema di tende filtranti esterne proteggono dall’irraggiamento solare. 

© TOMMYILAI
© TOMMYILAI

autostazione 2.0

autostazione 2.0

Questo locale, all’interno delle antiche mura di Cittadella, occupa un edificio un tempo adibito ad autostazione. Ristrutturato in anni recenti, il locale necessitava di un nuovo approccio all’idea di ristorazione, ad una razionalizzazione degli spazi interni con l’ampliamento del bancone di mescita e ad un più mirato controllo dell’acustica e dell’illuminazione interna.

Tema dominante nella ristrutturazione del locale riguarda la parete sud che rappresenta l’unico punto di unione tra il fronte, dedicato alla mescita ed il retro dedicato alla ristorazione. Oltre ad agire sulla distribuzione e sull’ampliamento del bancone di mescita si è deciso di rivestire l’intera parete sud con un importante elemento figurativo quale la parete in mattoni faccia a vista virata in azzurro e realizzata in carta da parati.

Una delle maggiori criticità era rappresentata dalla scala di collegamento interna precedentemente realizzata con un parapetto completamente chiuso che costituiva un importante diaframma tra la parte antistante del locale e le sale del ristorante poste su due livelli sfalsati. L’intervento, senza modificarne la struttura portante, ha modificato il parapetto con l’inserimento di una rete a maglia metallica quadrata che ha messo in collegamento funzionale e visivo i vari ambienti del locale.

Frequentato da una clientela giovanile e con apertura solo serale, il nuovo locale è stato pensato per essere vissuto come lounge bar e ristorante informale sia nella presentazione dei piatti ma anche nel modo di consumarli. Per questo motivo sono stati inseriti dei brani più domestici mediante l’utilizzo di sofà, long chair, tappeti e illuminazione soffusa.

Il miglioramento del comfort acustico indoor è stato ottenuto inserendo una cortina di tende in trevira sulla parete di fondo di entrambi i livelli del ristorante la quale, oltre a risolvere la questione tecnica legata alla fonoassorbenza, costituisce una piacevole quinta di fondo ad altri elementi morbidi di arredo quali divanetti, poltrone, tappeti, ecc. inseriti in affiancamento a sedute e tavoli in legno.

la casa degli stranieri

la casa degli stranieri

L’intervento di ristrutturazione di questo rustico, realizzato per una famiglia residente all’estero ed adibita a casa di “vacanza”, ha interessato l’intero complesso edilizio.

La casa si dispone su tre livelli. Dal piano terra si guadagna l’ingresso all’abitazione attraverso un piccolo giardino di proprietà e successivamente da un portico disposto a sud si accede all’ingresso. Il piano terra è adibito a zona di svago per la famiglia con angolo bar, sala cinema e giochi declinando già l’aspetto informale della casa e dei suoi abitanti. Il piano primo ospita invece la zona giorno con cucina, pranzo, soggiorno e una piccola lavanderia, quest’ultima celata all’interno di un elemento di arredo costituito da un telaio in ferro naturale pannellato in legno e vetro; all’ultimo piano si colloca infine la zona notte.

Lo stile degli arredi e delle finiture esprime le volontà della committenza. L’utilizzo di carte da parati e di tinte pastello alle pareti conferisce dinamismo agli spazi interni della zona giorno mentre la scelta di arredi dai tratti “vintage” celebra lo stile dei proprietari.

I solai in legno esistenti sono stati riportati a vista e una volta puliti e cerati hanno donato calore e semplicità agli ambienti. Le pareti sono state lasciate volutamente grezze con il solo intonaco di fondo dipinto, mentre alcuni brani murari come il camino a legna della sala o la soletta della scala sono stati trattati con una finitura rasata a spatola larga di colore grigio. Tutti i serramenti in legno alluminio e le partizioni in vetro interne in ferro riprendono il tema del serramento in ferro finestra con il classico motivo quadrato.

casa di città

casa di città

Il desiderio di creare uno spazio fluido e semplice come quello di un loft scandisce il progetto di questa casa di città.

Gli elementi che lo caratterizzano sono pochi e ben definiti fin dalle prime fasi progettuali. Un volume all’ingresso con funzione di filtro rispetto alla zona living. Una zona cucina attrezzata con elementi industriali. La scala in ferro che collega i vari livelli dell’abitazione e si trasforma in elemento di arredo. La luce naturale che attraverso grandi vetrate esalta e definisce i materiali di finitura scelti.

In tutto il piano terra una sola porta scorrevole di vetro fumè nero separa lo studio dalla zona living. Il volume centrale che funziona da perno e da cerniera delinea l’ingresso e contiene armadio e bagno. Il prezioso rivestimento in palissandro lavorato in boiserie a righe verticali enfatizza lo stacco del volume dal soffitto soprastante. Questa breve distanza viene utilizzata per creare una luce indiretta posta nel soffitto del volume che chiarisce il senso di stanza dentro la stanza.

L’ingresso all’abitazione vera e propria è filtrato da questo spazio/volume che da una dimensione contenuta si apre alla zona living – cucina più aperta e spaziosa.

La cucina è realizzata a misura ed è di tipo industriale con finitura in acciaio hand brush. Filo d’unione di questo spazio è la scala in ferro crudo sagomata a ginocchio e staccata dal filo del muro così da apparire leggera ed esile nonostante il grande impatto formale. Il parapetto è studiato a lame di ferro verticali che non interferiscono nella lettura della sagoma elaborata.

La scala si trasforma in elemento a mensola dove collocare la tv della zona living. La scelta del caminetto in ferro e di tutti gli elementi di arredo pongono attenzione al senso tattile dei materiali. La pelle del divano e della poltrona. Il piano in legno massello del tavolo e le sedie con la seduta in corda. Il design dei lampadari di Alvar Aalto.

Ogni elemento di connessione è stato studiato fin nel minimo dettaglio. Anche le capriate di copertura sono state sottoposte al vaglio del disegno che ha consentito di eliminare la consueta catena in legno sostituita da un più esile triante in ferro.

La luce naturale, con l’ausilio di aperture controllate nella copertura, diventa tema dominante anche negli spazi distributivi del primo piano.

casa di famiglia

casa di famiglia

L’intervento di ristrutturazione ha portato ad un totale rinnovamento della casa di famiglia della committenza, costruita nei primi anni 80 del secolo scorso.

Situato in un tranquillo contesto residenziale alle porte di Bassano del Grappa, l’edificio necessitava di una revisione completa della distribuzione interna per adeguarsi alle nuove esigenze della famiglia e ad un rinnovamento completo della parte impiantistica.

I temi principali del progetto sono la vicinanza alla ferrovia ed il recupero di spazio interno per le mutate esigenze della committenza. Per la prima si è agito con l’utilizzo di serramenti performanti dal punto di vista acustico e con il trattamento del fronte est con l’apertura di mino fori possibili. Per ricavare il maggior spazio richiesto si è spostato il garage delle auto all’esterno coprendo parzialmente la rampa di discesa con una costruzione in acciaio, inerbita nella parte superiore ad estendere il giardino esistente e chiusa da un parapetto in vetro satinato che le conferisce una grande leggerezza visiva.

Per gli spazi interni, lo spostamento dell’ingresso principale, la chiusura di una loggia e l’organizzazione dello spazio living in un luminoso open-space ne hanno consentito la radicale ridefinizione, preservando gli elementi architettonici di pregio ed evitando al contempo interventi strutturali particolarmente invasivi. L’inserimento di elementi fissi di arredo come il caminetto sono stato studiati con il contestuale recupero di arredi già in proprietà e per questo adattati al nuovo ambiente. Il medesimo obiettivo di rinnovamento è stato raggiunto al piano interrato, ove il recupero dell’autorimessa e la semplice apertura di un varco di comunicazione tra la stessa e la ex taverna hanno consentito di ricavare un ambiente versatile da destinare allo studio, al gioco, al relax.

L’intervento di riqualificazione energetica del fabbricato, che è stato dotato anche di cappotto termico esterno, ha dotato l’edificio di impianto radiale a pavimento per riscaldamento e raffrescamento, trattamento dell’aria con VMC e impianto fotovoltaico da circa 6 kw.

casa semi ipogea

casa semi ipogea

“casa semi ipogea”

tra i Best Projects of 2015 di archilovers.com

L’edificio di progetto è situato a confine con la “Valle dei Giaroni” che sottopassa la strada provinciale del Rameston nel comune di Marostica. E’ concepito per ottenere un basso impatto ambientale essendo incassato, in una condizione semi-ipogea, a ridosso della collina.

Il tema progettuale è la “masiera”, tipico muro a secco locale, reinterpretato per dare vita al concetto di muro “abitabile”. I diversi livelli su cui si sviluppa l’edificio permettono la creazione di terrazze verdi, in un sistema in cui la copertura di ogni piano diventa il giardino di quello superiore. Questo è permesso dalla posizione dei tre livelli, slittati uno rispetto all’altro, e consente alla famiglia di fruire di spazi aperti e vivibili nonostante la forte inclinazione del terreno (45°).

Il tetto verde inoltre aumenta l’assorbimento e la permeabilità dell’acqua pluviale e garantisce l’abbassamento della temperatura interna dell’edificio aumentando lo sfasamento termico. A questo si aggiunge l’esposizione dell’edificio unicamente a Sud che riduce, rispetto ad una normale abitazione esposta sui quattro lati, la quantità di calore assorbito nei mesi più caldi e mantiene costante la temperatura delle pareti addossate alla collina; durante tutti mesi dell’anno si ottiene così un equilibrio termico del fabbricato più omogeneo, sfruttandone le peculiari caratteristiche compositive.

Le stanze esposte a Sud si aprono al sole con grandi vetrate che permettono di captare la luce in modo diretto nei mesi invernali, quando il sole è più basso. Nei mesi estivi invece, quando il sole è più alto, la presenza di pompeiane e/o pergole con lamelle regolabili consente di creare una condizione di luce filtrata e indiretta. Le aperture risultano così in ombra e protette evitando l’effetto serra che potrebbe surriscaldare gli spazi interni.

Anche la distribuzione interna è stata regolata e studiata in funzione di questo unico fronte aperto e di conseguenza i principali spazi abitativi sono stati disposti a sud (precisamente al livello 2 il soggiorno e la cucina e al livello 3 le camere da letto), mentre a nord sono stati collocati gli spazi distributivi ed accessori come lavanderia e bagni. Questi ultimi sono comunque areati ed illuminati a sufficienza da lucernari di tipo velux ad apertura automatica di dimensione fissa di cm 100×80, conformi o superiori ai parametri aero-illuminanti di legge.

L’edificio si distingue inoltre per l’utilizzo, negli spazi abitabili, di aperture di dimensioni ben superiori alle richieste minime dei regolamenti edilizi permettendo all’abitazione di essere molto luminosa nonostante la condizione semi-ipogea. Particolare attenzione è posta anche all’uso di fonti rinnovabili e per questo nella copertura dell’ultimo livello sono stati collocati 24 pannelli fotovoltaici e 3 pannelli solari. La produzione totale di energia elettrica è pari a 6,0 kWp e l’acqua calda prodotta con i pannelli solari viene raccolta in un accumulatore di capacità pari a 600 litri.

casa nella ex fonderia di campane

casa nella ex fonderia di campane

Il fabbricato è parte di un complesso più ampio dove anticamente era collocata la “Premiata ditta Pietro e Antonio Colbacchini d’Angarano” attiva già a partire dal 1745 e specializzata nella realizzazione di campane.

La parte più produttiva del complesso è affacciata sul lato ovest del giardino mentre il fabbricato, trasformato in abitazione, anticamente era destinato ad officina meccanica. 

La costruzione del fabbricato, posto in pieno centro storico a poca distanza dal Ponte di Bassano, è molto antica come si nota dal ben conservato piano interrato interamente voltato con mattoni a spina di pesce. 

L’intervento ridefinisce le partizioni interne in base alle esigenze della numerosa famiglia e si completa con un ampliamento in ferro e vetro, dallo spiccato carattere moderno, dove è collocata la cucina. Il giardino, dalle generose dimensioni per il contesto entro il quale si inserisce, è completato da una piscina e da una pergola che conduce all’antico pozzo ancora oggi funzionante.

EDIFICIO REALIZZATO CON VARIANTE IMPOSTA DALLA SOPRINTENDENZA

cucina teo chef

cucina teo chef

Veneto Secrets – Teochef

Il locale “Cucina Teochef” è nato su precise indicazioni della committenza: “un locale internazionale come arredamento ma molto locale come cucina. Il senso di calore del legno con mobili semplici e pochi colori. Un’illuminazione soffusa”. In questa precisa richiesta risiede tutto il progetto di arredo.

All’interno si nascondono diversi problemi progettuali risolti con attenzione: l’acustica, l’impiantistica, l’illuminazione etc.

La prima cosa definita è stata il pavimento in grés porcellanato di colore bianco e nero che ha poi indirizzato le scelte successive. Il legno di rovere è stato tagliato a lama di sega e successivamente bruciato con la fiamma ossidrica. Nel corso del progetto i pochi colori sono diventati solo bianco, nero, scale di grigi ed il calore del legno.

L’esiguo spazio a disposizione è stato risolto con la posizione del bancone di mescita all’ingresso ed una lunga panca (11, 50 ml) realizzata in pelle bottalata. Nella parte più interna un tavolo alto, sovrastato da una cappa a disegno viene utilizzato per i Korean bbq.

Nella parete di fondo, a chiusura della piccola sala, è posizionata una scaffalatura in legno che riprende la modularità semplice delle mensole utilizzate dai ceramisti locali per riporre i lavori in realizzazione.